IL Y A LA CENDRE
Spettacolo teatrale sulla Shoah
con Roberta Locci e Monica Serra
NOTE
Il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Il 27 gennaio di quest’anno si celebra in Italia il “Giorno della Memoria”. Un’occasione fondamentale per ricordare.
La Shoah è ormai consegnata ai libri di Storia, al pari di altri avvenimenti del passato. Pochi testimoni sono rimasti a raccontarci la loro esperienza e si potrebbe ipotizzare una Memoria cristallizzata nei libri, come un evento importante ma lontano nel tempo, da studiare al pari di qualsiasi altro capitolo di un libro scolastico, con il rischio di rendere distante il significato e la ragione vera per cui è necessario ricordare.
Scriveva la filosofa Hannah Arendt che il male non ha né profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie, sospinto dalla più sconcertante banalità . Questa “banalità del male” rischia di diffondersi ancora con la stessa estrema facilità di un tempo, in chi vive nella tetra neutralità e nell’ignavia, in chi non pensa, non ha idee proprie, in chi non dà valore e giudizio alle proprie azioni e alle loro conseguenze.
Questi pochi assunti ci hanno guidati nell’elaborare la scrittura scenica di questo spettacolo liberamente ispirato al libro LA NOTTE di Elie Wiesel, sopravvissuto alla deportazione prima ad Auschwitz e poi a Buchenwald. La scelta di questo libro riguarda l'unicità dell'esperienza narrata: il cammino di fede che compie il giovanissimo protagonista, il ragazzo ebreo "prescelto da Dio" che vorrebbe diventare Rabbino, ma che dentro il lager perde ogni cosa: la vita del padre, le certezze, la fede.
ETA' CONSIGLIATA: dai 12 ai 99 anni
durata: 60 minuti
ESIGENZE TECNICHE:
Spazio scenico 6X7mt.(circa) / Potenza elettrica 3 Kw
Sala possibilmente oscurata
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